FATTI

Immigrazione: Riccardi e Cancellieri a Lampedusa

Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri e il ministro della Cooperazione e dell’integrazione Andrea Riccardi, sono giunti questa mattina alle 10 a Lampedusa, per effettuare un sopralluogo sull’isola. Com’è noto la piccola isola, più vicina alla Tunisia che alla Sicilia, è stata negli ultimi anni meta degli sbarchi di immigrati (oltre 50 mila in sei mesi) provenienti dal Nord Africa. Ad accogliere i ministri, il primo cittadino di Lampedusa, Bernardino De Rubeis e il prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino. Cancellieri e Riccardi hanno visitato prima il Centro d’accoglienza di contrada Imbriacola, chiuso dopo l’incendio appiccato da un gruppo di tunisini e successivamente l’ex base militare Loran. A margine della visita, il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ha spiegato che “Presumiamo che a breve riprenderanno i flussi migratori e non vogliamo farci trovare impreparati”. Il ministro ha assicurato che fino a quando il centro di accoglienza, danneggiato dall’ incendio, resterà inagibile non verranno trattenuti immigrati a Lampedusa, ma che sono previsti i lavori di ristrutturazione. Comunque ha voluto ribadire che il governo Monti ha “un’attivita’ intensa e rapporti con gli altri Stati per parlare di problemi dell’immigrazione” ed in particolare un dialogo tra l’Italia e i Paesi del nord Africa per prevenire le massicce traversate del Canale di Sicilia.
Il ministro della Cooperazione Andrea Riccardi ha voluto spiegare il senso della visita come un segno di attenzione delle istituzioni: “Governo tecnico non vuol dire governo dei numeri ma vuol dire governo che prende coscienza della realta’. Siamo venuti appunto con il ministro Cancellieri per vedere la realta’ e per affrontarla in caso ci fossero rischi” ribadendo l’impegno del suo ministero nel rapporto con i paesi del sud del mediterraneo “perche’ responsabilmente fermino flussi illegali di immigrati”. “Noi auspichiamo che non ci sara’ una nuova emergenza immigrati, ma dobbiamo prepararci perche’ non ci colga di sorpresa”- ha concluso il ministro.

Marco Peroni
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