FATTI

Jeremy Rifkin e le energie rinnovabili

Jeremy Rifkin, illustre economista, sociologo, attivista e saggista statunitense, autore di numerosi studi ed opere dove tratta in particolare dell’impatto che i cambiamenti scientifici e tecnologici hanno su economia, società, lavoro ed ambiente, intervistato sul mercato delle energie fossili e rinnovabili, ha rilasciato un’intervista alla stampa in cui chiarisce alcuni punti fondamentali sull’argomento, dando fiducia in un rapido sviluppo di un mondo sorretto e sospinto da energie sostenibili.
Infatti, nell’intervista aggiunge: “In pochi anni, la civiltà che si muove, lavora, produce e si regge sull’energia prodotta dai combustibili fossili in pochi anni crollerà. In effetti – dice – il costo delle energie rinnovabili oggi è già più basso rispetto a quello di tutte le altre fonti energetiche. Mentre, invece, il mercato delle energie fossili si trova ad un passo dal collasso”. 
Rifkin sostiene che “si tratta della più grande bolla economica della storia: entro il 2028 l’era dei combustibili fossili potrebbe chiudersi per sempre. Resta da chiedersi allora cosa accadrà”.
Si auspica, quindi, la nascita di una società retta con “un’economia verde”. Inoltre, enuncia benefici socioeconomici nel suo sviluppo: “Per costruire e gestire una società retta da un’economia verde, le infrastrutture necessarie per un “new deal” si creeranno milioni di posti di lavoro in Europa e negli Stati Uniti”.
Per quanto riguarda l’Italia, aggiunge Rifkin: “Sarà la futura Arabia Saudita dell’energia eolica e dell’energia solare. Se rimaneste con l’energia fossile, soffrirete il collasso della vostra economia e avverrà molto rapidamente”. 

L’Italia, L’Europa e la Cona sembrano molto più avanti degli USA in questo campo, poiché l’amministrazione Trump sta rallentando la transizione all’energia verde, e molti stati europei sono molto più avanti in questo. Ma ben 29 stati americani stanno investendo verso le rinnovabili, come molti sindaci, il “New Deal” arriverà dalle regioni e il Green New Deal arriverà dalle regioni.
Infine, Jeremy Rifkin, commentando anche il recente movimento di protesta per il clima, ha affermato che esso “È unico nella storia, un movimento di protesta planetario della razza umana in una generazione. Ai giovani che sono scesi in piazza dico: siate vigili, siate forti, non abbiate paura. Ma protestare non basta, andate nelle vostre città, fatevi eleggere nelle istituzioni: siete voi che dovete realizzare il cambiamento!”.
Con queste parole si conclude l’illuminante intervista a Jeremy Rifkin. Parole piene di speranza e di ottimismo verso un futuro garantito dalle energie rinnovabili, regolate da una nuova generazione di giovani che si stanno adoperando per la salvaguardia del pianeta.

Germano Baldazzi

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