A testimonianza di questa drammatica restrizione della spesa familiare per
acquisti alimentari, ha aggiunto Pugliese, il fatto che ”il 45% di chi
lavora si porta il cibo da casa, pur avendo i buoni spesa-ticket”.
Concorre anche la percezione di un futuro incerto e possibilmente anche più drammatico: infatti, secondo un’indagine
dell’ultimo trimestre 2012 per Conad, il 29% degli italiani ha paura di
perdere il posto di lavoro, mentre il 23% degli intervistati non puo’,
non riesce proprio, a risparmiare, e di questi il 65% risiede al Centro
Sud.
La Conad ha messo in campo una strategia di doppio binario per affrontare il problema: da una parte, la campagna nazionale ‘Bassi e fissi’ che, fino a giugno,
propone sottocosto su prodotti di uso quotidiano, con una rinuncia al
margine che corrisponde ad un investimento per il gruppo cooperativo tra
i 150 e i 200 milioni di euro.
Accanto a ciò, una iniziativa di solidarietà: “adottare” mille famiglie in otto centri della Comunita’ di Sant’Egidio
con la distribuzione di mille panieri con 21 prodotti Conad”.
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fa bene Conad: anche nella crisi piu' dur
a deve esserci solidarieta'
Stefania