Categorie: FATTI

L’operazione Mare Nostrum non va fermata

Continuano le prese di posizione perché non s’interrompa l’operazione Mare Nostrum. Ultimo in ordine di tempo, è un nutrito gruppo di associazioni che operano nel sociale a chiedere al governo di non compiere questo “gravissimo errore”: dalla Caritas Italiana al Centro Astalli, dalle ACLI all’ARCI, dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia alla Fondazione Migrantes, dalla Comunità di Sant’Egidio a Libera e molte altre. In un appello pubblico sottolineano che nessuna operazione di controllo delle frontiere  può fermare quanti fuggono da guerre, violenze e persecuzioni per salvare la loro vita. Al contrario, occorre continuare a salvare la vita di quanti la rischiano ogni giorno nel Mediterraneo e riconoscere loro protezione internazionale. Per questo ritengono che non si possa sostituire Mare Nostrum con il programma europeo Triton, che ha obiettivi diversi: opererà solo in prossimità delle acque territoriali italiane e svolgerà un’azione di controllo  delle frontiere e non di soccorso. È un’osservazione assolutamente fondata, come Notizie Italia News ha avuto modo di sottolineare in un precedente post. E i costi di tale Mare Nostrum, lo hanno dimostrato osservatori autorevoli, sono meno roboanti di quanto molti affermano.
I firmatari chiedono al Governo “di non cedere alle spinte demagogiche e xenofobe e di proseguire con la missione, rafforzando la pressione politica nei confronti dei partners europei affinché contribuiscano a mantenerla in vita sostenendola anche economicamente”. Perché è certo che “Triton non fermerà né le partenze né le stragi. I viaggi continueranno ma in condizioni ancor meno sicure dato che verrà meno quell’unico strumento di soccorso garantito in questo anno da Mare Nostrum”. Nella convinzione che “la salvaguardia di ogni vita umana è il primo dovere di uno Stato che voglia definirsi civile e democratico”, le associazioni e diversi altri firmatari, fra i quali Andrea Camilleri e Ascanio Celestini – chiedono al Governo un ripensamento sull’operazione Mare Nostrum.
Al di là delle diverse posizioni, occorre prendere atto di un dato oggettivo: durante quest’anno sono decine di migliaia le persone salvate dalla Marina italiana. Perchè il nostro Paese non riesce ad essere orgoglioso delle cose buone che ha realizzato?

Posts recenti

Una Europa unita dall’Atlantico agli Urali!

È la visione che San Giovanni Paolo II coltivava per l’Europa, quando ancora era divisa…

3 anni fa

Il lato ambiguo di un referendum

Su “Avvenire” una serie di articoli ha recentemente approfondito le implicazioni del quesito referendario promosso…

3 anni fa

“Nella polvere”

“Nella polvere”, di Lawrence Osborne, appena edito da Adelphi, è ambientato in Marocco, alle estreme…

3 anni fa

“Questi sono i nomi”

“Questi sono i nomi” è la traduzione italiana dell’incipit del libro biblico dell’Esodo, è l’intestazione…

3 anni fa

“Il piantagrane”

La breve biografia di Benjamin Lay, opera di Marcus Rediker, storico e docente all’Università di…

3 anni fa

Il Libano, un messaggio nella notte …

Di fronte alla drammatica crisi - economica, sanitaria, politica e sociale - che sta colpendo…

3 anni fa