In una bellissima intervista di ieri al “Corriere della Sera” la senatrice a vita Liliana Segre ha detto: “Io provo ancora speranza”.
E ha continuato: “Innanzitutto [per le] tantissime storie di eroi sanitari, medici e infermieri che hanno scelto di stare dalla parte giusta. […] E poi ci sono i ragazzi. Non ci sono solo quelli che vanno in discoteca appiccicati, rischiando di trasmettere il Covid, il nostro nemico invisibile, ai nonni e ai genitori. Ce ne sono di meravigliosi. […] Tocca ai più giovani in questo momento passarsi tra loro una parola d’ordine, quella di un sacrificio coraggioso, di essere, finché non avremo un vaccino, come Enea che porta sulle spalle il padre Anchise. Sarebbe davvero un inno alla vita. Così come sarebbe importante, nell’attuale incertezza sulla riapertura delle scuole, che fossero loro, i ragazzi, a dire: ‘Noi ci siamo’”.
Parole che ci accompagnano, queste, verso la riapertura delle scuole, e – più in là – verso una “nuova normalità” fatta di tanti Enea ed Anchise che vivono insieme l’avventura del viaggio della vita.
Francesco De Palma
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