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Ministro Riccardi: il Mediterraneo non ha bisogno di una egemonia, ma di molte presenze intelligenti

Oggi e domani, a Roma, l’istituto Vittorio Bachelet celebra il suo 32esimo convegno “Italia ed Europa nel nuovo contesto mediterraneo”, scenario particolarmente segnato dalla primavera araba. Nella prima giornata, è intervenuto il Ministro per la Cooperazione e l’Integrazione Andrea Riccardi che ha affermato che l’Italia, soprattutto in considerazione dei mutati scenari nel Nord Africa “deve prendersi le sue responsabilita’ nel Mediterraneo perche’ il Mediterraneo non puo’ essere un vuoto, e ha bisogno non di una egemonia ma di molte presenze intelligenti”. Riferendosi alla cosiddetta “Primavera araba” Riccardi ha definito i movimenti di liberazione nei paesi della sponda sud del Mediterraneo “quasi importanti come quelli che avvennero nell”89. Anche oggi e’ scomparso un mondo e un altro e’ in movimento. Noi non sappiamo dove sta andando ma, ad esempio, in Tunisia, dove tutto e’ nato e dove martedi’ mi rechero’, e’ gia’ in atto un rapporto tra democrazia e islam che si sta realizzando”. ” La primavera araba ha sorpreso tutti. Forse guardavamo dalla parte sbagliata o focalizzando l’attenzione sul terrorismo islamico o sui palazzi del potere”. Riccardi ha poi esaminato le situazioni di paesi come la Libia, la Siria e l’Egitto. E’ necessario “trovare i modi per accompagnare l’evoluzione dell’islam verso la democrazia”. “Il Mediterraneo – ha quindi concluso il Ministro – puo’ tornare ad essere quel luogo di intreccio e di opportunita’ culturali e civili che ha saputo essere in passato. Certamente anche l’aspetto economico e di scambi che lo caratterizza gia’ da tempo visto che per il ‘nostro mare’ passa un terzo del commercio mondiale. Oggi – ha quindi concluso – esso si restringe improvvisamente e nuovi partner emergono sulle sue sponde e cio’, certamente, rappresenta una opportunita’ “.

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