Categorie: FATTI

Visita del ministro Riccardi in Niger e Tunisia

Il ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi, ha compiuto una visita ufficiale in Niger e in Tunisia.


In Niger ha incontrato il presidente della Repubblica, Mahamadou Issoufou, il Primo ministro, Brigi Rafini, il ministro degli Esteri, Mohamed Bazoum e il ministro della Giustizia, Marou Amadou.


Al termine degli incontri Riccardi ha dichiarato: «Il Niger è un Paese strategico per i nostri interessi nazionali: è vicino alla Libia, soffre della pressione del fondamentalismo ai suoi confini, è  terra di passaggio per molti migranti. L’Italia e l’Unione europea hanno tutto l’interesse per la propria sicurezza a rafforzare il dialogo e la cooperazione con questa giovane e promettente democrazia africana. Il nostro paese – ha concluso il ministro – ha una storia venticinquennale di cooperazione allo sviluppo con il Niger che non deve essere interrotta; anzi deve essere rafforzata»


Il giorno successivo a Tunisi ha avuto una serie di incontri, il primo dei quali con Donald Kaberuka, presidente dell’African Development Bank Group. E’ stata poi la volta di Riadh Bettaieb, Ministro dell’Investimento e della Cooperazione Internazionale, e quindi del capo della diplomazia tunisina, il ministro degli Esteri Rafik Abdessalem.


Riccardi ha poi, incontrato Mustapha Ben Jaafar, presidente dell’Assemblea Costituente, il ministro dell’Interno, Ali Laarayedh e  il  ministro dei Diritti Umani e della Giustizia Transitoria, Samir Dilou, nonché Portavoce del governo. L’ultimo incontro e’ stato con il sottosegretario agli Affari Sociali, con delega all’integrazione, Houcine el Jaziri.


«Dopo l’11 settembre si era detto che Islam e democrazia erano incompatibili. Mi sembra che in Tunisia, dopo la rivoluzione, il nuovo governo sia invece molto attento alle questioni della democrazia, della libertà e del rispetto dei diritti umani». E’ questo il commento del ministro a conclusione della visita in Tunisia, «la sfida del governo tunisino, che può rappresentare un modello per tutta la regione – ha aggiunto Riccardi – e’ ora quella di risolvere la questione sociale e l’occupazione, alla base del flusso di emigrazione verso l’Italia e l’Europa».


A margine della visita il ministro ha incontrato un gruppo di madri e di familiari dei ragazzi tunisini scomparsi, lo scorso anno, dopo avere preso il mare per raggiungere clandestinamente le coste italiane. A Riccardi sono stati consegnati dei documenti e molte fotografie dei ragazzi scomparsi, che i familiari sperano possano essere riusciti ad arrivare in Italia, facendo poi perdere le loro tracce per paura di essere riportati in Tunisia. Il ministro ha confermato la disponibilità del governo italiano a venire incontro alle loro richieste.
Fonte: (http://www.cooperazioneintegrazione.gov.it/)

Posts recenti

Una Europa unita dall’Atlantico agli Urali!

È la visione che San Giovanni Paolo II coltivava per l’Europa, quando ancora era divisa…

3 anni fa

Il lato ambiguo di un referendum

Su “Avvenire” una serie di articoli ha recentemente approfondito le implicazioni del quesito referendario promosso…

3 anni fa

“Nella polvere”

“Nella polvere”, di Lawrence Osborne, appena edito da Adelphi, è ambientato in Marocco, alle estreme…

3 anni fa

“Questi sono i nomi”

“Questi sono i nomi” è la traduzione italiana dell’incipit del libro biblico dell’Esodo, è l’intestazione…

3 anni fa

“Il piantagrane”

La breve biografia di Benjamin Lay, opera di Marcus Rediker, storico e docente all’Università di…

3 anni fa

Il Libano, un messaggio nella notte …

Di fronte alla drammatica crisi - economica, sanitaria, politica e sociale - che sta colpendo…

3 anni fa