Categorie: FATTI

Aperta a l’Aquila la VI Conferenza Nazionale del Volontariato

Da oggi fino a domenica l’Aquila ospita la VI Conferenza Nazionale del Volontariato, organizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale per il Volontariato, in partenariato con la Provincia dell’Aquila e il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e con il patrocinio del Comune dell’Aquila. Tre giornate che vedranno la partecipazione di tutto il mondo del volontariato e delle istituzioni competenti per riflettere sul ruolo che assume oggi il volontariato e su come possa rappresentare una valida risposta per uscire dalla crisi che coinvolge il nostro Paese, dando il proprio responsabile contributo per un radicale e costruttivo cambiamento.  Una crisi che non è solo economica, ma è anche culturale: “Tutti i fenomeni di cui si parla oggi – corruzione, lavoro non garantito, discriminazione al limite della xenofobia, disinteresse per la politica – nascono da comportamenti e valori dei cittadini, oltre che delle istituzioni” secondo Renato Frisanco della Fondazione Roma. C’è bisogno quindi di promuovere la responsabilità sociale di tutti  ed il volontariato in questo contesto è una risorsa fondamentale e che ha molto da dire, anche perché è radicato in tutto il territorio del Paese, soprattutto nelle situazioni difficili. I promotori della conferenza hanno ideato un percorso partecipato di incontri di approfondimento che ha attraversato tutta l’Italia per instaurare un dibattito con tutti i volontari.
Nella giornata inaugurale il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha inviato queste parole ai partecipanti: “Nell’arco del mio mandato ho avuto modo di conoscere più a fondo la ricchezza del mondo del volontariato italiano, nelle sue molteplici espressioni associative e nei suoi diversi campi di azione. Ho potuto ascoltare e seguire le storie di tante persone che, lontane da qualsiasi clamore, dedicano una parte significativa del loro tempo e delle loro energie a quanti vivono in situazioni di difficoltà materiali o sociali. Innumerevoli sono le occasioni in cui, di fronte a devastanti calamità naturali che hanno colpito il nostro Paese, si è rinnovata la mobilitazione dei volontari che con generosa determinazione e straordinario coraggio sono accorsi immediatamente a prestare il loro aiuto. Sono certo che nell’attuale congiuntura, che ha acuito situazioni di forte disagio economico e sociale ed alimentato una diffusa incertezza fra le categorie più deboli, questa storica risorsa del Paese, esempio di impegno e passione civile, non mancherà di offrire un significativo contributo alla ricostruzione di una società più inclusiva e coesa”

Posts recenti

Una Europa unita dall’Atlantico agli Urali!

È la visione che San Giovanni Paolo II coltivava per l’Europa, quando ancora era divisa…

3 anni fa

Il lato ambiguo di un referendum

Su “Avvenire” una serie di articoli ha recentemente approfondito le implicazioni del quesito referendario promosso…

3 anni fa

“Nella polvere”

“Nella polvere”, di Lawrence Osborne, appena edito da Adelphi, è ambientato in Marocco, alle estreme…

3 anni fa

“Questi sono i nomi”

“Questi sono i nomi” è la traduzione italiana dell’incipit del libro biblico dell’Esodo, è l’intestazione…

3 anni fa

“Il piantagrane”

La breve biografia di Benjamin Lay, opera di Marcus Rediker, storico e docente all’Università di…

3 anni fa

Il Libano, un messaggio nella notte …

Di fronte alla drammatica crisi - economica, sanitaria, politica e sociale - che sta colpendo…

3 anni fa