È
dapprima comparsa una anticipazione sul Corriere della sera; poi, una intrigante intervista su la Repubblica da parte di Eugenio Scalfari, col titolo: «Ama i poveri come te stesso». Infine, il volume è uscito in libreria.
Sto parlando di Storia della povertà. La rivoluzione della carità dalle radici del cristianesimo alla chiesa di papa Francesco, il nuovo libro di Vincenzo Paglia.
Quel testo, che ha avuto una edizione aggiornata nel 2003, era da qualche tempo introvabile. Torna ora finalmente in libreria, accresciuto ed arricchito (di nuove parti e ricca bibliografia), ma soprattutto pieno di entusiasmo per il nuovo slancio che il pontificato di papa Francesco ha dato al connubio “chiesa – poveri”.
Nell’introduzione sono ricordate – tra l’altro – due cose: la frase del papa, che il 16 marzo 2013 si sbilanciò chiedendo: «Come vorrei una Chiesa povera, per i poveri».
E la scelta del nome: Francesco, il santo di Assisi, l’alter Christus.
La centralità dei poveri nella vita della Chiesa cattolica è oggi un tratto decisivo di questa nuova stagione; e Vincenzo Paglia, in questo nuovo libro, è un po’ come uno scriba saggio.
Questo libro è una bussola per mantenere la direzione e non perdere il filo rosso dell’amore per il povero, che «ha traversato venti secoli di storia cristiana», anche in tempi oscuri: una chiave per leggere i segni di questo tempo nel quale ci è dato di vivere.
Paolo Sassi
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