Categorie: FATTI

L’utopia di chi muove verso Occidente

Gli eroi di un tempo, quelli che superavano pericoli e avversità per raggiungere la loro meta, per salvare se stessi e i propri cari, non vanno più tanto di moda.
Sarà che non possiamo identificarci in loro: sono più scuri, più sporchi, più cattivi (o almeno così li dipingono …); parlano altre lingue, hanno altre abitudini, professano altre religioni (non tutti, ma semplificare viene tanto naturale …).
Sono loro, oggi, gli Enea e gli Ulisse; i pionieri verso il Lontano Occidente.
I nostri miti non ci appartengono più. I nostri sogni di un tempo sono diventati i loro. La loro utopia non è più la nostra.
Anche perché la nostra si è ristretta, ai piccoli confini del mio io, dell’io di chi mi somiglia.
Ha ragione Zygmunt Bauman, che in una recente intervista dichiarava: “Come tanti altri aspetti della nostra vita, l’utopia è stata privatizzata. Quando sogniamo un’alternativa, una vita migliore, non pensiamo ad una società alternativa, migliore. Bensì sogniamo una nicchia alternativa, migliore per noi stessi e per i nostri cari”.
Non più un mondo migliore, ma un mondo migliore per me.
E gli altri? Fuori dai confini delle nostre microutopie milioni di uomini, donne e bambini si arrangiano; milioni di uomini, donne e bambini si sforzano di sognare un altro orizzonte.
E però, chissà, forse la loro utopia ha un futuro, forse tutti costoro riusciranno a cambiare l’orizzonte che per noi è tanto normale, che a noi sta tanto bene.

Non è già successo, del resto? Il profugo di 3000 anni fa, Enea, con un anziano sulle spalle, Anchise, e un bambino per mano, Iulo, non ha dato vita alla grande avventura che ha fatto di uno sparuto villaggio ai confini del mondo l’antenato di un impero universale?

Francesco De Palma

Posts recenti

Una Europa unita dall’Atlantico agli Urali!

È la visione che San Giovanni Paolo II coltivava per l’Europa, quando ancora era divisa…

3 anni fa

Il lato ambiguo di un referendum

Su “Avvenire” una serie di articoli ha recentemente approfondito le implicazioni del quesito referendario promosso…

3 anni fa

“Nella polvere”

“Nella polvere”, di Lawrence Osborne, appena edito da Adelphi, è ambientato in Marocco, alle estreme…

3 anni fa

“Questi sono i nomi”

“Questi sono i nomi” è la traduzione italiana dell’incipit del libro biblico dell’Esodo, è l’intestazione…

3 anni fa

“Il piantagrane”

La breve biografia di Benjamin Lay, opera di Marcus Rediker, storico e docente all’Università di…

3 anni fa

Il Libano, un messaggio nella notte …

Di fronte alla drammatica crisi - economica, sanitaria, politica e sociale - che sta colpendo…

3 anni fa