Si riportano qui alcuni passaggi del bell’articolo che Affinati ha dedicato al tema dei minori non accompagnati ….
“Le parole del Papa, pronunciate ieri per annunciare la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si terrà il prossimo 15 gennaio, ci stringono il cuore. […] Leggetele: in tanti anni di esperienza coi minori non accompagnati, io vi dico che lì c’è scritto tutto: compiti disattesi e impegni da assumere. […] Molti di questi bambini scompaiono nelle jungle urbane delle nostre metropoli. Sono biglie colorate nella melma delle periferie. Finiscono nei rigagnoli ai lati delle strade, riflessi di sogni spezzati. […] Non li ritroviamo più. […] Dobbiamo sentire la loro mancanza come inammissibile: questa è la prima operazione etica che ci viene chiesta dal messaggio papale. Non illudiamoci che possa essere un gesto istintivo. Al contrario, si tratta del più classico fra i tanti esercizi spirituali da compiere. Immaginiamo di dover fare l’appello di una classe planetaria: Abdel, Babul, Cecilia, Diarra, Elsayed, Florina, Helal, Irina …. […] Chi alza la mano per segnalare la propria presenza e chi invece non potrà mai farlo. […] Restano tante file di banchi vuoti nell’Europa dei diritti umani, lo stesso Vecchio Continente che nei secoli scorsi e fino all’altro ieri si è riempito la bocca a furia di proclami, dichiarazioni e carte del fanciullo. […] Abbiamo fatto troppi congressi. […] È ora di entrare in azione, secondo quella che a me sembra l’indicazione più preziosa di papa Bergoglio: non tenersi niente per sé. Svuotare i forzieri. Spendere tutto, talenti e risparmi, compresi gli spiccioli. Rimanere con le tasche vuote. Il tempo stringe e ognuno di questi bambini perduti lo rende ancora più corto”.
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