Dopo 2 anni e 66 udienze è arrivata oggi la sentenza di un processo che passerà alla storia come la più grande causa per omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro che si sia mai svolta in Europa. Il Tribunale di Torino ha condannato a 16 anni di reclusione lo svizzero Stephan Schmidheiny e il belga Jean Louis Marie Ghislain de Cartier de Marchienne, entrambi ex alti dirigenti della multinazionale svizzera Eternit. Il dispositivo della sentenza ha fatto distinzione tra gli stabilimenti italiani, dichiarando gli imputati colpevoli per quanto riguarda Casale Monferrato e Cavagnolo (Torino), mentre il reato sarebbe estinto per prescrizione per gli stabilimenti di Rubiera, in Emilia Romagna, e Bagnoli, in Campania. Commozione fra i parenti delle vittime presenti in aula mentre gli imputati erano assenti. il tribunale ha predisposto risarcimenti milionari: Comune di Casale Monferrato, 25 milioni, a Regione Piemonte, 20 milioni, all’Inail, 15 milioni di euro. Da 60 a 30mila euro ai parenti delle vittime, 35mila agli ammalati di patologie connesse all’amianto, 100mila euro a sindacati e associazioni.
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