Il dibattito sulla cittadinanza ai bambini immigrati continua a tenere banco e sembrano aprirsi nuove prospettive. L’ultimo intervento a fare notizia è quello di Luca Zaia, governatore del Veneto e dirigente della Lega, che si è dichiarato favorevole alla cittadinanza per i bambini inseriti nelle scuole. Pur dichiarandosi contrario allo ius soli, ha riconosciuto che i bambini immigrati non solo parlano un perfetto dialetto, ma hanno assunto una “identità veneta” che ha soppiantato quella del Paese d’origine dei loro genitori. L’ex ministro ha proposto anche un parallelismo fra quanti nei decenni passati sono emigranti della sua regione e quanti oggi vi giungono da altri paesi del mondo. Una giusta chiave di lettura per un Paese che è divenuto terra di approdo dopo una lunga storia di emigrazione e proprio per questo dovrebbe dimostrare una giusta attenzione verso chi lascia il proprio Paese.
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