Una notizia piccola, da trafiletto sui giornali congolesi o belgi, la morte a Bruxelles di Tabu Ley Rochereau, compositore e cantante, nato in quello che allora – 1937 – era il Congo Belga, e poi divenuto uno dei re della rumba congolese, tra coloro che suonarono nell’African Jazz, la band di Joseph Kabasele, l’autore di Independance cha cha cha, la hit che elettrizzò il Congo nel 1960, al tempo dell’indipendenza.
stagione, passando dal sogno alto e nobile di Lumumba – “L’Africa scriverà la sua propria storia, e tale storia sarà, a nord e a sud del Sahara, una storia di gloria e di dignità” – a quello paranoico di Mobutu, alle guerre civili degli anni ’90 e Duemila.
Su “Avvenire” una serie di articoli ha recentemente approfondito le implicazioni del quesito referendario promosso…
“Nella polvere”, di Lawrence Osborne, appena edito da Adelphi, è ambientato in Marocco, alle estreme…
“Questi sono i nomi” è la traduzione italiana dell’incipit del libro biblico dell’Esodo, è l’intestazione…
La breve biografia di Benjamin Lay, opera di Marcus Rediker, storico e docente all’Università di…
Di fronte alla drammatica crisi - economica, sanitaria, politica e sociale - che sta colpendo…