FATTI

Un appello dal monastero di Mar Eliam in Siria

Jaques Murad é parroco dei 300 cattolici di Qaryatayn, cittadina siriana di 35 000 abitanti, priore del Monastero di Mar Eliam (che fa sempre parte della comunità di Mar Musa.

Iscrizione sul muro della città:
“Noi siamo tutti fratelli, non ci  siano divisioni religiose tra noi”

Qaryatayn  si situa a  60 km a sud est di Homs. Incredibilmente é restata al di fuori del conflitto durante gli ultimi due anni, grazie a due uomini: Padre Jacques Mourad, ed Abdelkader Antar, giudice sunnita. Qaryatayn era stata conquistata dai ribelli, ma i due uomini erano riusciti a negoziare che i ribelli  e l’esercito del governo restassero al di fuori della città. E ha funzionato per due anni…. Lo scorso febbraio i ribelli sono entrati nella città ed il regime l’ha bombardata. Poi la “calma é ritornata” con delle immagini di vita normale.
Questa settimana i  ‘ribelli’ hanno re-invaso la città e l’esercito ha bombardato di nuovo. Una carneficina, di donne e bambini. Quelli che hanno potuto sono fuggiti, gli altri si sono rifugiati nel monastero di Padre Jaques, Mar Elian, che si trova alla periferia della cittadina.
Il Padre Jaques Murad venerdì, al telefono con Raffaella Balocco, da cui abbiamo ricevuto queste notizie, ha detto: «Se domani saremo ancora in vita, avremo bisogno di tutto. Non c’è più acqua al monastero, poco cibo, pochissime medicine. Bisogna che questa guerra finisca. C’è bisogno di un’azione a due livelli, prima diplomatica, per portare le due parti a un accordo, e poi a livello pratico».

Pubblichiamo questo appello su richiesta di Dr Raffaella G. Balocco Mattavelli
Manager of the International Nonproprietary Name (INN) Programme
Quality Assurance and Safety: Medicines Department of Essential
Medicines and Health Products (EMP) World Health Organization
Tel. *41-22-791.3695/1249 Fax. *41-22-791.4730 [email protected]
[email protected] INN Web site page

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