FATTI

Una chiavetta USB per controllare il virus HIV

Poter determinare la quantità di virus HIV presente nel sangue è fondamentale ai fini diagnostici e terapeutici per contrastare il virus responsabile dell’AIDS, che ancora oggi miete nel mondo un milione di vittime ogni anno e che si annida nel sangue di 37 milioni di persone. Le apparecchiature attualmente utilizzate per determinare la cosiddetta carica virale sono complesse e costose, così da ostacolarne la diffusione soprattutto nei paesi a risorse limitate, particolarmente nel continente africano. Troppo spesso si rinuncia a questa preziosa informazione, fondamentale per controllare l’efficacia delle cure e prevenire l’insorgenza di resistenze ai farmaci in uso. Per questo lo studio svolto dall’Imperial College of London, appena pubblicato su www.nature.com è di particolare interesse, in quanto si prefigge di dimostrare che è possibile, con un dispositivo semplice quanto un microchip collegato come una comune chiavetta USB ad un computer ed un apposito software, ottenere una precisione simile a quella delle macchine complesse attualmente utilizzate per nei laboratori per determinare la quantità di virus presente nel sangue.

 I ricercatori hanno sviluppato un apposito chip semiconduttore al metallo-ossido (CMOS) in grado, simultaneamente, di amplificare e determinare il virus HIV-1 RNA, con tempi mediamente di circa 20 minuti per campioni con più di 1000 copie RNA e che ha dimostrato, nello studio compiuto su 990 campioni, di avere un’accuratezza del 95%.  L’obiettivo è quello di realizzare, speriamo in tempi brevi, un dispositivo facilmente riproducibile, economico ed utilizzabile anche con dispositivi portatili a basso consumo, che non abbia bisogno di complessa manutenzione e di costosi reagenti. 

Per chi vuole approfondire : www.nature.com/articles/srep36000
Marco Peroni
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