FATTI

Dopo Lampedusa, per una nuova coscienza europea sul dramma dei migranti

Una riflessione comune sul ”dopo Lampedusa”. L’ha proposta oggi l’Università per Stranieri di Perugia per affermare l’esigenza di uscire da una situazione emergenziale e trovare la strada per una più matura coscienza europea sul dramma dei migranti. Docenti, studenti, operatori  e associazioni sociali, cittadini si sono riuniti intorno all’idea di non far passare nell’indifferenza l’ennesima tragedia del Mediterraneo. Il rettore dell’Università per Stranieri, Giovanni Paciullo, aprendo i lavori del convegno ha spiegato come “i nuovi scenari nei quali si muovono le migrazioni, tracciano il paradigma di nuove vulnerabilità e indicano come, in questi contesti, la grammatica dei diritti sia povera”. “Al sistema universitario italiano ha aggiunto Paciullo – si impone la ‘sfida dell’attraversamento’, per fare del Mediterraneo il mare della conoscenza, dove transitano i “saperi” in grado di scrivere un nuovo patto ordinatore dei processi di cooperazione e di sostenere gli autonomi potenziali di sviluppo di quei paesi”.
Il professore Marco Impagliazzo, promotore dell’iniziativa, ha proposto che “Lampedusa diventi una frontiera europea” e che “le leggi inique, come il reato di clandestinità’, siano superate”. E’ necessario che “l’Europa appronti uffici per l’immigrazione in paese extraeuropei” ha sottolineato aggiungendo che “vanno cambiate le categorie con cui si guarda ai migranti, da quelle del respingimento a quelle dell’accoglienza”. E’ seguito l’intervento di Federica Guazzini, africanista ed esperta di Corno d’Africa.
Con questa iniziativa l’Università per Stranieri di Perugia ha voluto riflettere sui drammatici avvenimenti avvenuti recentemente nelle acque del Mediterraneo che hanno provocato 363 morti accertati nel naufragio del 3 ottobre e altri 50 pochi giorni dopo insieme ai circa 190 nelle acque maltesi l’11 ottobre, solo per ricordare gli ultimi incedenti accertati. In pratica più di 600 in poco più di una settimana. Tale tragedia propone alla nostra attenzione interrogativi pressanti: Come l’Italia e l’Europa possono intervenire per evitare la morte di tanti che fuggono dalla miseria e dalla guerra? Come passare dall’emergenza a una politica intelligente che coniughi legalità e accoglienza? Come i migranti che giungono nel nostro Paese ci interrogano? Lampedusa, segnata dalla morte di tanti profughi e dall’indifferenza dell’Europa può divenire oggi il simbolo di una politica nuova, che sia capace di affrontare il grande tema delle migrazioni dall’Africa all’Europa trovando soluzioni efficaci.

Marco Peroni
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