Il Nobel della Letteratura a Dylan, “un viaggio sulla Luna”
Un discorso pronunciato da qualcun altro quello di accettazione del Nobel per la Letteratura. Inviato dal primo cantautore ad essere insignito del riconoscimento, non senza polemiche di critici e gente comune.
A Stoccolma Dylan non c’era, ma si è registrata in ogni caso una standing ovation per lui, nonché per una delle più famose composizioni del “menestrello d’America, “A Hard Rain’s A-Gonna Fall”, interpretata da Patti Smith.
Non proprio memorabile, invece, il discorso, che pure avrebbe potuto insistere sulla dilatazione del concetto di letteratura che senz’altro l’Accademia Svedese voleva promuovere.
Dylan l’ha messa invece sul personale: “Se qualcuno mi avesse detto che avrei avuto la minima possibilità di vincere il Premio Nobel, avrei pensato che avevo le stesse possibilità di andare sulla Luna”. E si è limitato a rimandare – per così dire – la provocazione al mittente: Non una sola volta ho avuto il tempo di chiedermi: ‘Le mie canzoni sono letteratura?’. Perciò ringrazio l’Accademia Svedese, sia per aver trovato il tempo di prendere in considerazione questa domanda, che per aver fornito una tale splendida risposta”.
Francesco De Palma
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