FATTI

La mediazione di Sant’Egidio per la pace in Casamance prosegue con l’apprezzamento del Segretario Generale dell’ONU

Il cessate il fuoco degli indipendentisti è un ulteriore passo verso la soluzione del conflitto

ROMA – E’ giunto anche l’apprezzamento delle Nazioni Unite per l’opera di mediazione svolta dalla Comunità di Sant’Egidio in Senegal per la cessazione del conflitto armato e il ritorno della pace in Casamance. La mediazione della Comunità di Sant’Egidio è iniziata nell’ottobre del 2012 su richiesta del Presidente del Senegal Macky Sall e  di Salif Sadio, il leader del Movimento delle Forze Democratiche della Casamance (MFDC). I colloqui di pace sono proseguiti fino alla firma, nel febbraio 2014, di un documento relativo alle “Misure di fiducia reciproca”, siglato a Sant’Egidio dai rappresentati del governo del Senegal e dalla delegazione del Movimento delle Forze Democratiche della Casamance (MFDC).

Nel suo rapporto semestrale (1-30 giugno 2014) sulle attività dell’ufficio dell’Onu per l’Africa Occidentale (UNOWA), il Segretario Generale Ban Ki-moon ha sottolineato i progressi compiuti nella ricerca di una soluzione duratura per il conflitto che da 32 anni oppone i separatisti del Movimento delle Forze Democratiche di Casamance (MFDC) e il governo centrale e, dopo aver sottolineato che per il presidente senegalese Macky Sall la pace è una priorità, rileva con soddisfazione che il 28 aprile scorso il leader del MFDC ha ordinato ai suoi combattenti un cessate il fuoco unilaterale, come segnale di buona volontà in vista di una pacificazione definitiva.
“Ciò si deve – scrive il Segretario Generale – all’opera di mediazione svolta nei mesi scorsi dalla Comunità di Sant’Egidio, associazione cristiana basata a Roma, con il sostengo degli Stati Uniti d’America e di altri partner internazionali”.

In effetti, il cessate il fuoco unilaterale del movimento indipendentista MFDC era stato comunicato dal capo del Movimento Sadif Sadiò lo scorso 30 aprile, come gesto di buona volontà in seguito all’accordo sulle “misure di fiducia reciproca” firmato presso la sede della Comunità di Sant’Egidio. In quella occasione, la Comunità di Sant’Egidio aveva rilevato con soddisfazione che “l’applicazione degli impegni presi da ambo le parti procede in modo incoraggiante” e che passi in avanti relativi al processo di pace erano stati resi possibili “grazie agli impegni sottoscritti”.

Marco Peroni
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