Nomadi, sgombero di Tor de Cenci. Le foto prima e dopo
interno di un container di Tor de Cenci prima della distruzione |
Dopo lo sgombero dei nomadi a Tor de Cenci, su twitter si è animata la discussione a colpi di documenti fotografici e video. Interessanti due foto inserite nel popolare social network che mostrano l’interno di un container prima della distruzione e poi il luogo dove sono stati trasferiti i nomadi, in attesa di una collocazione definitiva.
La prima mostra un interno arredato con semplicità, ma con grande dignità.
la camerata provvisoria dove sono stati sistemati i nomadi |
La seconda foto mostra una delle enormi camerate dove i nomadi sono stati sistemati in modo abbastanza promiscuo, nei locali della ex fiera di Roma. Alemanno ha risposto, sempre su twitter, che la verità si può trovare nei video che sono stati girati durante lo sgombero, che però, a dire il vero, a parte alcune immagini sul campo prima della distruzione in cui non emergono particolari significativi, si sofferma a lungo sul lavoro delle ruspe e sulle macerie delle baracche distrutte il tutto accompagnato da musica classica che probabilmente non è stato ciò che si è ascoltato in quel momento. La Caritas affida a twitter l’interrogativo “che fretta c’era ?” Perchè distruggere gli alloggi e sistemare malamente 150 persone fra cui ben 90 minori in modo provvisorio in camerate all’ex Fiera di Roma, se il nuovo campo attrezzato non è pronto ad accoglierle ? Interrogativo ribadito da Monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana romana: «Sono solidale con questi poveri rom, le condizioni in cui sono messi in una camerata con i bagni chimici fuori sono inadeguate. Ma soprattutto mi chiedo perché questo sgombero in questo modo. Se è vero che tra sette giorni saranno trasferiti in un campo attrezzato, perché non si è aspettato sette giorni quanti quelli occorrenti per preparare il campo?» Ferid Sejdic, portavoce dei rom bosniaci del campo di Tor de’ Cenci denuncia in conferenza stampa: «Siamo ammassati in un unico camerone, adulti e bambini tutti insieme, compresi gli ammalati come mia moglie che ha il tumore… Da lunedì noi adulti faremo lo sciopero della fame, ci hanno detto che tra sette giorni ci portano a Castel Romano, vogliamo che non siano parole al vento…».
- L’Europa vista dai giovani - 2 Dicembre 2020
- Le armi nucleari diventano illegali - 26 Ottobre 2020
- La poesia del cuore pensante - 24 Settembre 2020