FATTI

Giornata mondiale della Malaria. Si può sconfiggere, si deve

Si celebra oggi il World Malaria Day, la Giornata mondiale contro la malaria, che uccide ancora ogni anno 660.000 persone, molte delle quali sono bambini africani.
Nel 2008 un bambino ogni 30 secondi moriva per questa parassitosi, la più grave e diffusa nel mondo; oggi questo tragico evento si è dimezzato, avvenendo ogni minuto, ma è ancora troppo poco. Fra le malattie infettive, la malaria è seconda solo alla tubercolosi per morbilità e mortalità, anche perché il 40% della popolazione mondiale vive in aree dove la diffusione di tale malattia è endemica.
E’ necessario raggiungere la diffusione universale delle zanzariere trattate con insetticida sotto cui dormire e far dormire i più piccoli. Le zanzare anopheles, vettori di tale infezione, colpiscono infatti soprattutto la sera e la notte e con la diffusione delle zanzariere si potrà ridurre la mortalità infantile del 20%. E’ necessario sostenere la distribuzione gratuita di zanzariere trattate con insetticida – specialmente quelle “a lunga durata” (3-5 anni), come sostiene l’UNICEF e le altre organizzazioni impegnate per raggiungere una copertura universale di tale forma di protezione, soprattutto cercando di raggiungere i bambini e le donne incinte, che sembrerebbero essere più vulnerabili all’infezione. 
Nel 2004, nell’Africa Subsahariana c’erano solo 5,6 milioni di zanzariere da letto ed il prezzo delle zanzariere era troppo alto per la grande distribuzione a causa della scarsa concorrenza tra produttori. Tuttavia, questo numero è salito nel 2010 a 145 milioni grazie ai grandi quantitativi acquistati, a un approvvigionamento più efficiente, ai migliori finanziamenti e all’incremento nella capacità manifatturiera nella stessa Africa. Lo sforzo costante e mirato per massimizzare la copertura di questa efficace misura contro la malaria ha contribuito a salvare 1,1 milioni di vite umane, facendo diminuire di un terzo il tasso di mortalità da malaria in Africa, rispetto ai livelli del 2000. 
I malati di Hiv/Aids, inoltre, hanno il doppio delle possibilità di contrarre la malaria, che spesso li uccide, come ricorda la Comunità di Sant’Egidio, che nei centri DREAM dove cura l’AIDS in 10 paesi africani, oltre a fornire le zanzariere si preoccupa di informare i pazienti sul loro corretto uso e sull’importanza di tale forma di prevenzione per la salvaguardia della loro salute e dei loro figli. 
La prevenzione è fondamentale, ma è necessario anche garantire l’accesso alle cure: troppi bambini, specialmente in Africa, muoiono ancora perché non possono accedere alle cure essenziali entro 24 ore dal manifestarsi dei primi sintomi. Nella maggior parte dei paesi africani, la percentuale di bambini che, una volta ammalati, hanno ricevuto un primo ciclo di cure con artemisinina è inferiore al 30%.


Marco Peroni
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