Contro le nuove schiavitù
Il prossimo 23 settembre, all’Università per Stranieri di Perugia, si celebra una Giornata della Memoria contro le nuove schiavitù.
Un evento forse minore, utile però per ricordare non solo la tragedia secolare della tratta,
bensì pure le nuove forme di costrizione e di sfruttamento che il nostro mondo conosce e purtroppo non combatte abbastanza.
Sì, la schiavitù c’è ancora.
Che si tratti di quella che resiste in alcune zone del pianeta, in Mauritania, ad esempio, dove tale pratica è stata ufficialmente abolita nel 1981 e criminalizzata nel 2007, ma è purtroppo tuttora diffusa (addirittura lo status di schiavo passa da generazione in generazione).
Ovvero che sia quel traffico di esseri umani di cui tanto si parla oggi, quelle forme odiose di sfruttamento del lavoro e del corpo che in Asia coinvolgono soprattutto i minori e da noi e in America finiscono per prendere nella loro rete gli immigrati (ma non solo).
E’ il caso di accendere i riflettori su tutto questo.
La memoria della schiavitù del passato [nelle foto le immagini del bel Memoriale della Tratta che si trova a Nantes, in Francia], il fatto che la si sia potuta vincere, spinge a lottare ancora, perché anche le sue forme più nuove vengano presto consegnate alla storia.
Francesco De Palma
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