La forza di non odiare
L’estate è un periodo di riposo e di recupero delle proprie energie. Per tanti è l’occasione per dedicarsi a delle buone letture. Per coltivare la propria dimensione interiore e meditativa abbiamo tanti libri a disposizione.
Ha scritto Umberto Eco: “Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: chi legge avrà vissuto 5000 anni. La lettura è un’immortalità all’indietro”. Chi legge sa sognare. La felicità è sempre di chi sogna. Per sé e per gli altri. Una lettura estiva assai stimolante è quella del diario di Etty Hillesum. Nata nel 1914 in Olanda da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica, Etty Hillesum morirà ad Auschwitz il 30 novembre del 1943. Ragazza con la grande passione della letteratura e della filosofia, si laurea in giurisprudenza e si iscrive quindi alla facoltà di lingue slave. Quando decide dedicarsi allo studio della psicologia, inizia la seconda guerra mondiale e con essa la persecuzione del popolo ebraico. Durante gli ultimi due anni della sua vita, scrive un diario personale che abbracciano tutto il 1941 e il 1942, anni di guerra e di oppressione per l’Olanda . Per Etty questi anni
rappresenteranno , paradossalmente, un periodo di crescita di liberazione individuale.
Non è sopravvissuta a Auschiwitz e non ha potuto vedere realizzare il suo sogno di riconciliazione tra ebrei e tedeschi. Non potè vedere e prender parte all’importante e spettacolare gesto del cancelliere tedesco Willy Brandt che si inginocchiò nel ghetto di Varsavia. Come non consegnare alle giovani generazioni le seguenti parole: “Una pace futura potrà esser veramente tale solo se prima sarà stata trovata da ognuno in se stesso – se ogni uomo si sarà liberato dall’odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest’odio e l’avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore se non è chiedere troppo“.
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