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Domenica 15 novembre: 4ᵃ Giornata mondiale dei Poveri

Si ripete l’appuntamento tanto desiderato da Papa Francesco di celebrare evangelicamente la Giornata Mondiale dei Poveri. A causa della pandemia la giornata sarà diversa ma, comunque si è sparsa la voce tra il colonnato di San Pietro:

Domani, che è domenica, alle 10 il Papa celebra la messa e ci ha invitato dentro in basilica”!

Questa è una certezza molto importante, più forte di un virus ancora molto prepotente.

L’importanza di questo appuntamento, aldilà di un pranzo ricco e di festa che purtroppo quest’anno non si potrà tenere, sarà la riaffermazione della dignità di ogni persona, che non dipende dal conto in banca, da una casa o da vestiti più o meno lussuosi.

Il Papa si sta operando per alleviare la miseria di tanti senzacasa a Roma: ha chiesto che si organizzasse un servizio di docce per permettere a tutti di lavarsi e di cambiarsi i vestiti; di curarsi grazie all’apertura di un ambulatorio medico. Ma, anche con l’apertura di Palazzo Migliori, antico palazzo di proprietà del Vaticano situato vicino al Colonnato di San Pietro, fornire ospitalità. Papa Francesco ha voluto che questo bel palazzo divenisse un centro di accoglienza sia diurna, che notturna per tanti senza casa, proprio un anno fa. Il nuovo centro è affidato all’Elemosineria vaticana e gestito dalla Comunità di Sant’Egidio.

Quest’anno la morsa della pandemia ha molto spaventato specialmente chi non ha casa: lo si è ben visto e capito nei giorni del “lockdown” totale della scorsa primavera. Tutti a casa, ma… chi la casa non ce l’ha?

Fortunatamente, molte più persone che in passato, hanno aiutato e chiesto di aiutare, donando generi alimentari, soldi, coperte a chi si trovava in difficoltà: in tanti hanno teso la mano, sfidando anche il contagio e la paura pur di dare un seppur piccolo o grande sostegno, ristoro. Ed è stata una benedizione per tanti che vivono e sopportano un peso maggiore a causa della pandemia: maggiore miseria, solitudine e pure più paura.

Ambulatorio vaticano

Papa Francesco ha deciso che per la nuova Giornata del Povero, si effettuassero i tamponi gratis. Così, nell’ambulatorio sotto il colonnato di San Pietro, ad opera dell’Elemosineria Apostolica, per tutti i poveri che lo desiderassero sarà possibile eseguire il tampone. L’ambulatorio rimarrà aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 14 e, oltre al tampone, si potrà ricevere anche l’importantissimo vaccino antiinfluenzale.

Inoltre, grazie alla collaborazione della Elite Supermercati e della Roma Cares (Onlus creata dalla A.S. Roma), si raccoglieranno e distribuiranno 5000 pacchi di viveri da donare a famiglie in difficoltà e ai poveri nei quartieri delle diverse parrocchie.

Il pastificio “La Molisana” ha dato la sua disponibilità a partecipare anche quest’anno, donando 2,5 tonnellate di pasta a famiglie povere e ad associazioni caritative. Inoltre, la Unipol Sai Assicurazioni ha fornito e distribuito 350mila mascherine, per circa 15mila studenti nelle scuole di diversi gradi, in particolare a quelle situate nella periferia della città, fornendo un sostegno alle famiglie, nell’alleggerire, almeno, la spesa per le mascherine. Tra l’altro, il dono della mascherina vuole essere anche un messaggio in più di sensibilizzazione perché non si sottovalutino i rischi del contagio.

La pandemia ha costretto a rivedere e ad organizzare diversamente la Giornata, ma nessuno dovrà tirarsi indietro: né chi vorrà aiutare, né chi invece avrà necessità di ricevere un aiuto.

Domani, la Comunità di Sant’Egidio dalle 11 alle 14, presso la mensa di via Dandolo 10, con l’aiuto di “nuovi europei”, stranieri originari di diversi paesi e ormai integrati in Italia, realizzerà una distribuzione di pacchi alimentari. Inoltre, sono tantissime le iniziative della Comunità a sostegno per i poveri in altre città d’Italia e nel mondo, che si svolgeranno nel rispetto delle norme anti-Covid.

Alla celebrazione in San Pietro saranno presenti solo cento persone, in rappresentanza di tutti i poveri del mondo accompagnati dai volontari. Il messaggio che il Papa quest’anno vuole dare è molto eloquente: “Tendi la tua mano al povero”.

Questa è una espressione presa dal Libro del Siracide, scelta da Papa Francesco proprio a significare la grande povertà resa manifesta dalla pandemia: la fragilità dell’uomo e della donna.

Il povero è fragile nella sua indigenza, ma oggi siamo tutti più fragili e necessitiamo di aiuto vicendevole: ancora una volta ci viene ricordato che nessuno può salvarsi da solo, ma insieme ce la faremo! E il simbolo della mano tesa scelta da Papa Francesco vuol significare questo.

Germano Baldazzi

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