FATTI

Immigrati: realtà e percezione della realtà non sono la stessa cosa


La maggior parte degli europei pensano che gli immigrati, in particolare i musulmani, siano molti di più di quanto non siano in realtà – e che stiano aumentando ad una velocità incredibile

Le interpretazioni date alla realtà tradiscono valutazioni, opinioni, convinzioni e idee che ciascuno ha della realtà stessa. È come se venisse guardata attraverso un filtro che ha il potere di autoconvincere sé stessi che la realtà corrisponda esattamente a quella voluta.

Qualche giorno fa sono stati pubblicati i dati di un sondaggio della compagnia di ricerche di mercato inglese YouGov, prontamente ripresa dai media nazionali, secondo cui gli italiani sarebbe il paese più “anti-immigrati” d’Europa, con il 52% della popolazione intervistata che si dichiara in accordo con la seguente affermazione: “Gli stranieri che vivono qui sono così tanti che non mi sento più a casa”:


Tra una persona e il mondo esistono dei filtri interpretativi: la cultura nella quale si è immersi, l’educazione ricevuta, l’esperienza di vita, quella religiosa, i mass media, i legami e le relazioni sociali. Tutti insieme questi fattori costituiscono le lenti con si guarda al mondo, ovvero i propri punti di vista e giudizi.

Per questo accanto ai punti di vista soggettivi esistono i dati oggettivi.
Perché il fatto è una cosa certa, definita, chiara, oggettiva.

È interessante quindi mettere in relazione il sondaggio di cui sopra i risultati di una inchiesta del 2014 della Ipsos-Mori, una società che si occupa di ricerche sociali e statistica in Gran Bretagna, secondo la quale la maggioranza degli italiani è convinta che nel nostro Paese ci siano più di 15 milioni di immigrati, un quarto della popolazione. In realtà oggi sono l’otto per cento:


La percentuale di migranti in Europa si mantiene quasi ovunque sotto il 15%. E ogni anno milioni di persone fanno ritorno alla loro terra di origine. Tra realtà e percezione, ecco come stanno davvero le cose.

Per approfondire l’argomento si consiglia la lettura di Quattro miti da sfatare sui flussi migratori.

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