FATTI

#Pathsofpeace: la responsabilità di aprire nuove vie di pace …

In un video postato sul sito web di Sant’Egidio, www.santegidio.org, il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo, spiega il senso della tre giorni di conferenze e momenti di preghiere organizzata dall’Associazione ecclesiale tra Münster e Osnabrück, in Germania, che vede la presenza di centinaia di esponenti di ogni fede sul modello interreligioso della preghiera di Assisi (1986) e che prende il nome di “Strade di pace”. 

In Westfalia. Perché è lì, con l’omonima pace, che si chiuse nel 1648 la Guerra dei Trent’anni e con essa una stagione segnata dalle guerre di religione. In Germania, perché quest’anno ricorrono i 500 anni dalla nascita della Riforma luterana, un evento da ricomprendere nel nuovo spirito ecumenico. 

E adesso. Perché è proprio in un tempo di violenza diffusa, di terrorismo, di minacce nucleari, che non si può far appassire lo “spirito di Assisi”, che occorre costruire nuove vie di pace. “Non crediamo al muro dell’impossibile: in un momento difficile della storia umana le religioni si incontrano”, ha detto Impagliazzo. “Uomini e donne di fedi differenti si assumono la responsabilità di incontrarsi, parlarsi, capirsi”. Ma tutto il vasto popolo che ruota attorno all’incontro di preghiera vuole vivere la medesima responsbilità di essere protagonista di una storia d’incontro, e non di un destino di scontro: “Se è vero che pochi hanno il potere di scatenare il male, a ognuno di noi è concesso di lavorare per ricucire il tessuto lacerato dei rapporti tra gli uomini e tra i popoli”, ha concluso il presidente di Sant’Egidio: tutti possiamo contribuire ad aprire nuovi percorsi di pace! 


Francesco De Palma
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