“Berni”, il fornaio dei poveri di Milano
A Milano, Gianni Bernardinello lo conoscevano in tanti: sia chi acquistava i prodotti del suo forno, sia chi era beneficato dalle sue donazioni di pane e brioches, e chi lo aveva scoperto perché alcuni quotidiani nazionali avevano parlato della sua generosità.
“Berni” era il diminutivo con cui affettuosamente veniva chiamato il fornaio di via Paolo Sarpi: in realtà, un bravissimo panettiere che riusciva a proporre agli avventori fino a cinquanta diversi tipi di pane! Anche i biscotti erano parte del suo repertorio: utilizzava ancora una ricetta tradizionale tramandatagli dalla nonna!
Nei giorni più drammatici del lockdown, la scorsa primavera Gianni pensò bene di mettere fuori dal suo forno una cesta piena di pane e di altri generi da forno, con sopra un cartello recante la dicitura:
“Per andare incontro a chi ha bisogno. Servitevi pure e pensate anche agli altri”.
Gianni da circa 35 anni lavorava nella “Chinatown” milanese: ne conosceva le strade, gli abitanti e le difficoltà. Nei giorni del lockdown vedeva molti in difficoltà: chi chiudeva gli esercizi, chi non poteva lavorare, chi era licenziato.
Allora, pensò bene di intervenire come… meglio sapeva fare! Mise a disposizione parte del suo lavoro fuori dal forno, gratis, per chi avesse bisogno, ma non aveva i soldi per comprare.
Nella vita aveva sempre lavorato sodo: quando rilevò il forno, Gianni si era già “fatto le ossa” con tanti altri lavori! Era stato orafo, costruttore di aeromodelli, creatore di penne stilografiche (ha depositato una dozzina di suoi brevetti), aveva fatto il pilota, aveva esercitato la professione di fotografo, si era costruito imprenditore nel settore dei filati. Era stato persino vicesindaco a Trezzano sul Naviglio.
Da poco tempo, aveva creato una “start-up”, in modo da produrre droni su scala industriale, con i modelli che aveva già realizzato!
A Milano, in tanti stavano subendo la crisi economica e lui si sentiva privilegiato perché riusciva a lavorare, sempre! Un giorno decideva di mettere a disposizione questo “privilegio”. Iniziava, così, ad aprire le porte del suo locale più di prima e a sfornare altri prodotti, nonostante l’aumento dei prezzi all’ingrosso. Ma, non gli piaceva l’idea che qualcosa potesse andare sprecato: così, l’invenduto o lo dava via sottoprezzo, o lo regalava, appunto!
Non si è risparmiato, ha dato una mano finché ha potuto, aiutando quante più persone possibile, fino a quando il coronavirus ha colpito anche lui, il panettiere-benefattore di Milano.
Gianni Bernardinello era forte e robusto, ma, purtroppo, martedì il suo fisico ha ceduto, a causa di una polmonite bilaterale da Covid e Milano ha perso il suo storico panettiere.
La famiglia, con la figlia Samuela in prima linea, porterà avanti la storica attività del padre, con uno sguardo ampio, che abbraccerà – ancora – tutto il quartiere.
“Il mio papà aveva un bel sogno – racconta Samuela al Corriere della Sera – che via Paolo Sarpi diventasse la strada più bella di tutta Milano. Lavoreremo anche per questo dal nostro forno di famiglia”.
Berni, oltre al suo storico forno, ha lasciato anche una piccola, buona eredità!
Germano Baldazzi
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