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La sublime leggerezza di Sandro Penna

Ricordando il poeta il giorno della sua nascita.

Sandro penna è la fuga dal dolore, dalla solitudine in cui si trova un’anima di fronte a se stessa. L’orrore, il rifiuto del male, che comunque affrontiamo e sentiamo dentro di noi, siamo disposti a tutto pur che ci lasci, allenti il suo morso che blocca il passo.

Mi avevano lasciato solo
nella campagna, sotto
la pioggia fina, solo.
Mi guardavano muti
meravigliati nudi pioppi: soffrivano
della mia pena: pena
di non saper chiaramente…

E la terra bagnata
e i neri altissimi monti
tacevano vinti. Sembrava
che un dio cattivo
avesse con un solo gesto
tutto pietrificato.
E la pioggia lavava quelle pietre.
Sandro Penna

Ma se c’è una parola che descrive la poesia di penne è luce. Mattutina, che illumina i volti, che illumina ciò che di bello cerca lo sguardo.
Il mondo di Sandro Penna è cangiante, meriggi sere e notti, tutto si svolge in uno scorrere continuo. poi ci sono i treni, tanti treni, segno dello spostamento del cambiamento e della trasformazione. Ma in realtà tutto è immobile nel mondo di penna perché tutto si ripete. La vita si aggrappa alla ripetizione per avere un’illusione di esistenza infinita, ed ecco ancora la fuga dal male della fine.

Il vento ti ha lasciata un’eco Chiara,

Autunno
Nei sensi, nelle cose che hai vedute
-confuse-il giorno. All'apparir del sonno 
difenderti non sai: un crisantemo, 
un lago tremulo e una esigua fila 
di alberi gialloverdi sotto il sole.
Sandro Penna

Eppure a vederlo nelle interviste sembra un omino triste, solo, spaurito. Ha finito per vendere i suoi quadri per sbarcare il lunario. Niente di grande. Ma questa sua piccolezza non è tenera, non è affabile. Ha qualcosa di veramente disperato, perché la meraviglia del mondo che tanto bene descrive il poeta, è, appunto, in transizione, passa, fugge. È come se sapessimo che deve finire, e questo addolora. Allora il poeta fa di tutto per addolcire questo distacco, questo dolore. Fa quello che sa fare: scrivere dei versi di una leggerezza che solleva l’anima. Canta le cose effimere del mondo in un modo tanto leggero da farle volare e renderle sublimi.

Il mare è tutto azzurro. 
Il mare è tutto calmo. 
Nel cuore è quasi un urlo
di gioia. E tutto è calmo.
Sandro Penna

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